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62° Edizione della Giornata per le vittime sul lavoro

Venerdì 12 ottobre si è celebrata la 62° edizione della Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro. Evento organizzato dall’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi sul Lavoro) e ospitato presso il Salone delle Feste del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero e del Ministro della Salute Renato Balduzzi. Tale manifestazione ha anticipato quelle svoltesi il 14 ottobre su tutto il territorio nazionale.

Il presidente dell’ANMIL, Franco Bettoni, si è dichiarato emozionato ed orgoglioso per la location scelta per la manifestazione, ritenendola come un’ulteriore conferma dell’interesse delle istituzioni per questo tema così delicato e doloroso. Nel contesto si è augurato che “la Sicurezza sul lavoro diventi un valore condiviso, una ricchezza e un punto di forza delle nostre aziende”.

Dello stesso avviso il Ministro del Lavoro Elsa Fornero: “le normative sulla sicurezza rappresentano un valore assoluto per la civiltà del mondo del lavoro, tutelano l’integrità fisica del lavoratore, ma anche la sua dignità, la sua capacità di essere cittadino”. Il Ministro ha aggiunto che entro la fine di questa legislatura il governo si impegna a completare l’attuazione del Testo unico sulla sicurezza.

In attesa di osservare quali vantaggi concreti apporterà la completa attuazione del Testo Unico sulla sicurezza in ambito lavorativo, i dati sugli infortuni del 2011 confermano il trend in diminuzione degli ultimi anni. Se prendiamo in considerazione il decennio 2001-2011, osserviamo che gli infortuni sul lavoro sono calati quasi del 30% passando dai 1.023.379 del 2001 ai 725.000 del 2011 (parliamo comunque di circa 2.000 casi al giorno). I casi mortali si sono anch’essi ridotti, dai 1.546 del 2001 si è passati ai 920 del 2011. Aumentano invece le malattie professionali, si tratta di un fenomeno preoccupante da mantenere sotto controllo e per il quale dovranno essere studiate attente strategie di prevenzione. A tale scopo potrebbe essere utile sensibilizzare l’opinione pubblica e investire sulla formazione-informazione dei lavoratori.

(Fonti INAIL – ANMIL)

12/10/2012
Lavoro

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